Le malattie tumorali, per la loro diffusione e gravità, sono diventate una temibile patologia dei paesi moderni e l’immagine sociale del “cancro” aumenta l’angoscia che esse procurano. Nel loro trattamento il bisogno di umanizzazione, così criticamente sentito oggi in medicina, assume un particolare rilievo: l’attenzione alla dimensione psicologica ed ai contenuti della qualità di vita, il rispetto della soggettività dei pazienti, il valore della relazione nell’alleanza terapeutica, vanno considerati parte essenziale di un corretto processo di cura. Sono questi gli aspetti analizzati nei primi capitoli del libro. Segue, nella duplice ottica di attenzione alla soggettività dei pazienti e dei curanti, uniti nella relazione di cura, la trattazione dei vari momenti della malattia; la comunicazione diagnostica, il vissuto del tumore e delle terapie, tra cui la condizione di paziente stomizzato, i sintomi oncologici, il dolore, i luoghi del morire. Uno spazio particolare è riservato alla drammatica esperienza dei tumori nell’infanzia. Sono inoltre considerati i rapporti con la famiglia dei malati, l’assistenza infermieristica e gli interventi del volontariato. A conclusione vengono proposti i risultati di una recente indagine condotta in Piemonte sul tema dell’informazione diagnostica. L’attenzione consapevole per questi molteplici aspetti rappresenta un impegno etico e una possibilità di gratificazione professionale per quanti, medici e non, si occupano della cura dei malati tumorali. Ad essi è dedicato questo libro.
Il malato tumorale. Per un’umanizzazione dell’assistenza.
