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L’infermiere di famiglia – Scenari assistenziali e orientamenti futuri

L'infermiere di famiglia - Scenari assistenziali e orientamenti futuri

La figura dell’infermiere di famiglia è in rapida ascesa in tutte i paesi più economicamente sviluppati. In Italia si stanno muovendo i primi passi, recependo le indicazioni fornite dall’OMS e supportate sempre di più dalle politiche economiche nazionali e regionali in materia di sanità. La tendenza all’ottimizzazione delle scarse risorse disponibili e al contenimento della spesa sanitaria, soprattutto ospedaliera fa sì che le strutture tendano a contrarre il più possibile la degenza ospedaliera dei pazienti e a trattare particolari tipologie di pazienti (riabilitazione post chirurgica, patologie croniche, anziani ecc) a livello locale e ambulatoriale garantendo per questo scopo una rete locale che coordini gli interventi. L’infermiere di famiglia è la figura deputata a tale coordinamento: prende in carico il caso, valuta gli interventi assistenziali da porre in essere, richiede eventuali consulenze medico-specialistiche, coordina le attività degli operatori sanitari e si occupa dell’educazione sanitaria del paziente e dei suoi famigliari. Per questo tale figura deve avere competenze specifiche anche in settori non tradizionalmente infermieristici (psicologia, sociologia ecc.) e la sua formazione richiede uno specifico percorso, oggetto di master di primo livello.

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