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La Principessa Zaffira e la Tribù della Pace

La Principessa Zaffira e la Tribù della Pace

Una favola viva, raccontata attraverso due dozzine di tavole a colori dipinte dall’autore. Un usignolo e una medusa si innamorano e si fidanzano, e questa è già una storia. L’insolita coppia trova compagnia: un rospo dispettoso, un elefante volenteroso ma impulsivo, un vecchio più svanito che saggio, un giovane che non ha neppure mai veduto il proprio volto. Lo sparuto drappello accorre in aiuto di Zaffira, l’amabile principessina rapita dalla Tribù dei Ribelli. Il padre della ragazza, il Magnifico Turchese, il potente Maharaja di Bambarabà, ha schierato l’esercito contro l’amico di un tempo, il sibilante sovrano del regno limitrofo, il Leggiadro Pitone Stregone, cadendo nella trappola di Cupo, lo scuro e scellerato scimmione capo dei Ribelli, volta a far entrare in guerra i due confinanti reami. Per la nostra Tribù della Pace il tempo stringe. Stabile è però in loro la certezza che ne muove i passi e le scelte, fondarsi sul cuore, ognuno secondo se stesso, ognuno insieme agli altri, ognuno per la salvezza di Zaffira. Toccherà loro insegnare agli uomini i modi e i percorsi del cuore. E alla fine l’amore trionfa e sboccia in tutte le sue forme. Età di lettura: da 6 anni.

La Principessa Zaffira e la Tribù della Pace
Fiaba scritta e illustrata da Carlo Moiraghi – 2021

Un uccellino, una medusa, un elefante, due pesciolini, una palma e Neonato, che non ha mai veduto neppure il suo volto” sono gli improbabili protagonisti del caotico salvataggio della bellissima Principessa Zaffira.

Alle origini di questo male assortito manipolo del Piccolo Mondo di Sopra, un amore impossibile, eppure felice, tra una medusa e un uccello. Mondi diversi, che non dovrebbero potersi incontrare, ci insegnano la forza dei sentimenti puri, della fiducia, “che la vita non sbaglia”.

Così la Principessa Zaffira, prigioniera dei cattivi ribelli, viene liberata grazie alla vittoria della piccola medusetta contro il terribile e immenso gorilla Cupo, mostrandoci che a discapito dei timori e delle facili apparenze, ognuno di noi può dimostrarsi forte, vincente valorizzando e facendo tesoro di ciò che è, accettando le proprie intime caratteristiche, volgendo debolezze in segreti punti di forza (dalla Postfazione di Marta Moiraghi).

Descrizione
Dalla Prefazione Di Franco Berrino
Le fiabe sono libere, le fiabe fanno volare, sono generose, nelle fiabe non c’è nulla di impossibile, neanche una storia d’amore tra un usignolo e una medusa. Nelle fiabe ci sono i buoni e i cattivi e alla fine vincono i buoni. E spesso anche i cattivi non sono più cattivi, come il rospo Boccalarga di questa fiaba di Carlo, e fin dai tempi di Davide e Golia i piccoli sconfiggono i grandi. L’interpretazione psicanalitica è che i bambini si emancipano dai genitori, le fiabe sostituiscono i riti di iniziazione.

I rospi diventano principi, i giovani coraggiosi vengono premiati, sposano la bellissima figlia del re e salgono al trono, le ragazze povere diventano principesse, gli incantesimi maligni vengono sciolti, la generosità è ricompensata, gli anziani sono rispettati.

Spesso i vecchi si presentano con immagini mostruose, ma poi aiutano i giovani a superare gli ostacoli, sono figure archetipiche, rappresentano l’anima, un modello etico di comportamento. Ma le fiabe non sono solo per bambini, hanno un significato catartico, rasserenante.

Un tempo tutta la famiglia le ascoltava, alla sera, attorno al fuoco o nella stalla. Anche scrivere favole ha una funzione catartica, aiuta a liberarci da inquietudini del subcosciente. Bene ha fatto Carlo a illustrare lui stesso la sua favola. E bene ha fatto a trarne la “morale”, la morale dell’attenzione e della fiducia, perché da che mondo è mondo la sventura dell’umanità è la disattenzione: non facciamo attenzione a quello che ci circonda, all’ingiustizia, al dolore, al degrado dell’ambiente… (Franco Berrino)

Indice
Le fiabe fanno volare (Prefazione di Franco Berrino)
Preambolo
La mia storia
L’agguato
In alto mare
L’idea
Nella cesta celeste
Emergenza
Pacifico Pacho
Neonato
Gli Erranti
I Ribelli
Il duello
Al Laghetto del Ladro
I motivi del dispiacere
Guerra e pace
Famiglia
Morale
Ne siamo capaci
Figli di una stessa terra (Postfazione di Marta Moiraghi)
Anche quando piove (Postfazione di Maria Sole Moiraghi)

Autore
Medico chirurgo, agopuntore, omeopata, psicoterapeuta, è Presidente di ALMA – Associazione Lombarda Medici Agopuntori e Direttore della Scuola ALMA di agopuntura, accreditata da Regione Lombardia, da ICMART e da FISA. è Direttore della Scuola ALMA di qigong e taijiquan, accreditata da FISTQ di cui è Vicepresidente.

È Vicepresidente di AGOM – Agopuntura nel Mondo, associazione di volontariato medico di agopuntura che opera nelle catastrofi e nelle emergenze umanitarie.

Ha pubblicato per la collana Tratti:

Siddharta e il Sutra di Diamante, 2019. Menzione d’Onore alla quarta edizione del Premio Internazionale di Poesia, Letteratura, Arte Visuale, Isola d’Elba “Ascoltando i silenzi del mare”, 2021.

Giallo indiano, 2020. Premio della Giuria al Concorso Nazionale Alda Merini 2021. Menzione Speciale alla quarta edizione del Premio Internazionale di Poesia, Letteratura, Arte Visuale, Isola d’Elba “Ascoltando i silenzi del mare”, 2021.
Per la Collana Scientifica di Edizioni ha pubblicato con Paola Poli:

Agopuntura in emergenza, 2016;
Agopuntura in oncologia, 2018;
Oncology Acupuncture, 2019.

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