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Manuale di Tecnica di cementazione dell’Anca

Manuale di Tecnica di cementazione dell'Anca

Charnley sapeva veramente il motivo per cui la sua tecnica chirurgica dava risultati così positivi? L’ampliamento della superficie di ancoraggio è certamente uno dei motivi, ma può darsi che non sia quello basilare. Non lo sappiamo. Molte cose sembrano indicare il contrario, ad esempio l’opinione da lui espressa circa l’osso spugnoso: “L’osso spugnoso ha infatti una forma assai ristretta di attività ostogenica” (Charnley, 1961b). L’analisi delle protesi impiantate con successo secondo la tecnica di Charnley è un progetto di ricerca costellato da molti ostacoli e i cui risultati sono tutt’altro che numerosi. Le conoscenze acquisite, assemblate come in un mosaico, hanno fornito nuovi germi di cristallizzazione per i programmi di ricerca applicata. Nel complesso, il gruppo di studio del Zentrum für Orthopädische Wissenschaften di Monaco è impegnato sin dal 1974 nello studio dell’interfaccia osso-cemento e finora ha pubblicato parte delle relazioni condotte su più di 100 programmi di ricerca aventi come oggetto specifico o generale il cemento osseo. La procedura di validazione di tutte le piccole tappe che contraddistinguono la metodica di Charnley fino alla strumentazione usata in sala operatoria hanno reso necessari questi studi. La pietra miliare più importante di questo cammino forma il centro di interesse del presente studio. Questi programmi di ricerca sono presentati in maniera esauriente. L’obiettivo era rendere la tecnica quasi perfettamente riproducibile, evitando eventuali rischi per i pazienti.

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