Biochimica clinica generale

150,00 

Piccin Editore
Volume rilegato di 776 pagine
Data di pubblicazione: luglio 2010
ISBN: 978-88-299-2087-7
Pagine: 776
biochimica

Esaurito

COD: pi2087 Categoria: Tag:

Descrizione

La Medicina di Laboratorio, termine coniato ed introdotto nel nostro Paese da Angelo Burlina, è stata recentemente definita dal Royal College of Pathologists del Regno Unito come “la scienza nascosta che salva le vite”. La Medicina di Laboratorio è una disciplina tanto nobile e fondamentale nella moderna medicina, quanto ancora debole. La debolezza di questa disciplina, ancor giovane a dispetto delle sue radici antiche e magistralmente ricordate nel primo capitolo di questo volume, sta proprio in questa sua scarsa visibilità. Scarsa visibilità per il paziente che non può cogliere né comprendere la centralità dell’informazione di laboratorio e la sua indispensabilità perché, ancor oggi, il rapporto fra paziente e specialista di laboratorio è mediato dal medico curante, ossia dal clinico che richiede, interpreta e poi utilizza i dati di laboratorio per la gestione del paziente, per la definizione della diagnosi e del trattamento terapeutico. Scarsa visibilità per amministratori e gestori del Sistema Sanitario che, frequentemente, ritengono che l’erogazione di servizi di laboratorio corrisponda allo sbrigativo invito a “pigiare un bottone”, e trasmettere elettronicamente i risultati che vengono resi disponibili da strumentazioni sempre più sofisticate ed automatizzate, con tecnologie offerte “chiavi in mano”. La Scuola che Angelo Burlina ha fondato, lavorando strettamente assieme ad una mente geniale, capace di spaziare da profonde conoscenze di chimica organica alle neuroscienze, dalla pittura alla musica ed all’insieme di quelle che erano definite “arti liberali”, e cioè Lauro Galzigna, ha permesso di orientare la pratica accademica ed assistenziale verso la giusta rotta che è e rimane l’informazione di laboratorio all’interno del quesito clinico e finalizzata al miglioramento dei percorsi di diagnosi e cura. Fra i tanti meriti di Angelo Burlina, uno dei più rilevanti è aver creato un corpo dottrinale per la disciplina attraverso la pubblicazione di volumi ed opere, ed in particolare il “Trattato Italiano di Medicina di Laboratorio”. Il termine “trattato” già designa l’ampiezza e completezza dell’opera, a rafforzare l’idea della complessità e vastità del corpo dottrinale che caratterizza la disciplina che spazia dalla chimica clinica, alla microbiologia, alla citopatologia ed alla biologia molecolare. La riedizione, che peraltro è una edizione totalmente rinnovata, del Volume I, “Biochimica Clinica Generale”, è stata fortemente voluta dall’editore Piccin, attento ai profondi mutamenti e progressi che sono avvenuti in queste ultime due decadi nella medicina di laboratorio e, forse ancor più, nei laboratori clinici.

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